
Siamo abbastanza sicuri che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si sia chiesto: " Ma come diavolo è possibile credere a certe scemenze?". Oppure: " Come caspita fa un manipolo ristretto di persone a controllarne decine, centinaia, migliaia di milioni diffondendo contenuti falsi, veri a metà , alterati o comunque non frutto di un dato oggettivo?". E siamo altrettanto certi che raramente ci sia stata una risposta univoca a queste domande. Ecco però che Harari ci viene in soccorso e tenta, senza voler essere assoluto, di chiarire come i sistemi sociali e i loro apparati di potere si siano avvalsi degli strumenti comunicativi per raggiungere i propri obiettivi. Prova a illuminarci su quali siano i legami tra reti di potere, informazione, verità e mitologia applicando il discorso ai rischi e ai benefici che l'IA ci sta ponendo di fronte.
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