Il mese che si appresta a finire ha visto uscire in libreria autori e autrici importanti come Scurati, Manzini, Wu Ming 1, Murakami, Tuti e tanti altri. Qui vogliamo invece dare spazio a 4 libri usciti sempre in ottobre ma rimasti più nell'ombra che, a nostro avviso, meritano attenzione. Buona lettura!

4 volte campione NBA, miglior realizzatore della storia del basket (and counting), oro olimpico a Parigi due mesi e, in settimana, il primo giocatore della storia del gioco a mettere piede sul parquet insieme al figlio. Questi sono solo alcuni degli infiniti record che costellano la vita di Lebron James e la sua carriera. Un'icona sportiva e sociale destinata a riscrivere il corso degli eventi finché ne avrà la possibilità.
Questa è la sua autobiografia. Una lettura agile, che offre i dietro le quinte di una leggenda.

Una guida fondamentale scritta da un'eminenza delle dinamiche macropolitiche globali. Il funzionamento, le aziende coinvolte, i legami politico-economici tra pubblico e privato, le speculazioni finanziarie e le implicazioni etico-lavorative dell'IA, tutto in un unico inestimabile libro. Lettura da fare.

A metà tra il romanzo e il reportage, Taina Tervonen racconta un lato poco conosciuto del colonialismo francese. Nel 1890 l'esercito coloniale francese conquista la città di Ségou, nell'attuale Mali, e si appropria dei tesori che trova tra i quali figura una sciabola probabilmente appartenuta a Oumar Tall, imperatore del secolo XIX in Africa occidentale. Non solo, rapisce due bambini uno dei quali si chiama Abdoulaye ed è nipote di Oumar Tall. Oggi quella sciabola è stata riacquisita dal Senegal e esposta al Museo di Dakar. Ma che ne è stato di tutte le altre opere d'arte? E di Abdoulaye? Questa indagine fa riaffiorare personaggi e storie che la Storia ha occultato e che la narrazione coloniale francese non vorrebbe più sentire.

Professore di Economia Politica all'Università di Bologna, Diego Lanzi critica aspramente l'etica e la prassi capitalista nata con lo sviluppo della borghesia a fine XVIII secolo e ne predica una rivoluzione netta sia negli scopi sia nelle pratiche che possa raggiungere un nuovo scenario post-capitalistico. Il piacere, il profitto, il vacuo ed effimero devono essere necessariamente tralasciati per poter venire incontro alla prossimità tra individui su cui ricostruire nuovi ideali e una nuova società.
Lettura accademica, non da ombrellone, ma estremamente interessante e solida nella realtà dei fatti
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